L’attività in acqua con ragazzi disabili presenta molteplici aspetti interessanti. Da una parte contiene tutta una serie di proprietà positive nell’ambito della motricità. Lo stare in acqua, sostenuti dal galleggiamento (naturale o artificiale) e di per se un fattore che spinge alla ricerca di una coordinazione tra i movimenti delle varie parti del corpo. Questa intensa sollecitazione del sistema nervoso periferico e una vera e propria “ginnastica” per la mente e un efficace esercizio per il corpo. Inoltre il sistema circolatorio viene stimolato in modo che un ora di piscina corrisponde, sul piano metabolico, a diverse ore di attività fisica all’aperto.studi recenti evidenziano che il nuoto e considerato un attività importante, da un punto di vista relazionale terapeutico, nello specifico nella disabilità. La comunicazione e la relazione che si instaura in acqua tra l’insegnante e il ragazzo bambino acquisisce una valenza emotiva ricca di significati, capace di ragiungere obiettivi che sul terrestre raramente si incontarno.